La ciambella tradizionale di Castel Guelfo di Bologna è conosciuta da oltre 700 anni in questa zona anche come “Brazadela”. Generalmente di forma ovale, la ciambella è dorata e croccante all’esterno, morbida e asciutta all’interno. È un dolce antico, semplice e dal sapore un po’ rustico, capace di riportare alla memoria i ricordi dell’infanzia. Così buona e genuina, da gustare da sola o “tociata” (imbevuta) nel vino, un gesto tradizionale che la rende irresistibile. Qual è il suo segreto? L’impasto fatto a mano come facevano le nonne, con i prodotti semplici che si trovano in ogni cucina di una vera “arzdora”: farina, uova, zucchero, latte, burro, un tocco di limone e vaniglia, lievito per dolci e granella di zucchero per fare felici tutti i bambini.
LA RICETTA
Ingredienti
- Zucchero 125 g
- Farina "00" 300 g
- Uova 2
- Fecola di patate 200 g
- Burro 125 g
- Lievito in polvere per dolci
- Latte qb
Per guarnire:
- Latte intero q.b.
- Zucchero 1 cucchiaio
- Granella di zucchero 1 cucchiaio
Per prima cosa sciogliere il burro a bagnomaria e lasciare raffreddare. In una ciotola versare la farina setacciata, lo zucchero e il lievito setacciato. In un altro contenitore, unire il burro raffreddato alle uova e sbattere leggermente con la frusta per amalgamare. A questo punto versare la miscela di uova e burro fuso nella ciotola con le polveri e mescolare con una spatola. Trasferire il composto sul piano da lavoro e impastare a mano. Una volta ottenuto un panetto omogeneo e compatto, dare forma di un filoncino, adagiare su una leccarda da forno, unta e leggermente infarinata, e schiacciare leggermente con i palmi per appiattirlo, quindi spennellare la superficie con il latte. Guarnire con la granella di zucchero e lo zucchero semolato. Preriscaldare il forno a 160° e cuocere la brazadela per circa 30 minuti.
Interessi
- Enogastronomia