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La carne di Vitellone bianco dell'Appennino centrale è ottenuta da bovini maschi e femmine di razza pura chianina, marchigiana, romagnola, podalica e maremmana di età compresa fra i 12 ed i 24 mesi.
In particolare, la romagnola è considerata tra le migliori razze bovine per la quantità e la qualità delle carni prodotte, grazie anche alla massima attenzione che viene posta durante l'allevamento e l'alimentazione.
I possenti esemplari maschi, con il mantello bianco e la caratteristica doppia giogaia, vengono utilizzati per migliorare la produzione di carne di altre razze.
L’ambiente appenninico nel quale vivono gli animali conferisce particolari caratteristiche alle carni.
Una di queste è il colore, che si mantiene, senza scurire velocemente, anche se il prodotto viene tagliato ed esposto per la vendita al pubblico.
Riferimenti Normativi: Reg. CE n.134/98 (GUCE L. 15/98 del 21.01.1998)
Tecniche di allevamento: Il bestiame deve risultare nato in allevamenti in selezione e deve essere regolarmente iscritto alla nascita nel Registro Genealogico del Giovane Bestiame.
I vitelli sono allattati naturalmente dalle madri fino allo svezzamento. Successivamente la base alimentare è costituita da essenze erbacee e foraggi provenienti da prati naturali o artificiali della zona.
Nelle fasi seguenti, dal periodo di ingrassamento alla macellazione, i capi devono essere allevati a stabulazione libera o a posta fissa.
Nei quattro mesi che precedono la macellazione è vietato alimentare il bestiame con foraggi insilati e sottoprodotti industriali.
La macellazione che deve avvenire secondo norme definite, in luoghi idonei collocati nella zona di produzione.Le particolari condizioni ambientali dell’Appennino oltre alla morfologia e alla posizione dei suoli favoriscono lo sviluppo di una flora di pascolo caratterizzata da erbe aromatiche che incidono sulle proprietà organolettiche della carne.
Zona di produzione: E' rappresentata dal territorio delle province collocate lungo la dorsale appenninica dell'Italia Centrale tra cui le province di Bologna, Forlì, Ravenna e Rimini. Nella nostra zona, sono particolarmente interessati i comuni della Comunità Montana.
Cenni Storici e Geografici: Le razze chianina, romagnola e marchigiana hanno un’origine comune avendo conosciuto l’apice del loro sviluppo durante l’epoca della mezzadria.
Sono state utilizzate per il lavoro nei campi fino alla seconda guerra mondiale.
Successivamente, sono state avviate alla selezione come razze specializzate da carne.
Consorzio di Tutela: Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane
Via Viscioloso, 21 - 06070 San Martino in Colle (PG)
Tel. +39 075 6079308 - Fax +39 075 6079309
Organismo di controllo: 3A - Parco Tecnologico Alimentare dell'Umbria
Frazione Pantalla - 06050 Todi (PG)
Tel. +39 075 89571